Frattura è un piccolo paese sull'Appennino Abruzzese.
Il suo nome, piuttosto “originale” per un paese distrutto dal terremoto, deriva dal fenomeno franoso che si è creato in epoca preistorica sul Monte Genzana che sbarrò il fiume Sagittario formando il lago di Scanno. Il terremoto della Marsica del 1915 ha causato a Frattura Vecchia numerosissimi danni e morti, mentre nei paesi limitrofi i danni furono quasi irrilevanti. Il motivo di ciò è che Frattura sorgeva sul materiale incoerente portato lì dalla frana preistorica, materiale che ha amplificato le onde sismiche e quindi i danni del terremoto.
Il nome dato a Frattura dimostra che l'uomo, nonostante sappia i rischi geologici in cui si trova, cerca sempre di sfidare la natura costruendo dove sa benissimo che non dovrebbe costruire.
Il terremoto del 13 gennaio 1915 ha causato quasi 200 morti, pari a metà della sua popolazione.
Negli anni '30 del 1900 Frattura è stata ricostruita poco distante, seguendo gli stilemi architettonici e urbanistici tipici di quegli anni dominati dal regime fascista. Le prime costruzioni furono 3 caseggiati marchiati con le prime tre lettere dell'alfabeto, e si narra che proprio queste tre prime costruzioni fossero state finanziate direttamente da Benito Mussolini, il quale ferito durante la Prima Guerra Mondiale pare fu aiutato a salvarsi da un abitante di Frattura. Gli edifici di Frattura Nuova sono perfettamente allineati e con linee pulite e semplici, tutti rifiniti con la medesima pietra locale. Al centro del borgo si trovano gli edifici di pubblica utilità, e cioè la chiesa e la scuola (oggi diventata museo).
Negli anni successivi alla ricostruzione la popolazione di Frattura Nuova è arrivata ad aggirarsi intorno ai 400 abitanti. Ora ne rimangono stabilmente solo 20, in quanto Frattura negli ultimi decenni ha subito un forte spopolamento dovuto allo spostamento dei suoi abitanti verso zone più comode per lo studio e il lavoro, fenomeno molto diffuso in tutto il resto delle zone montuose italiane.
ENGLISH VERSION
Frattura is a small village on the Appennini mountains in the region of Abruzzo, Italy.
Its name - literally "fracture", a little quaint for a village that has been destroyed by an earthquake - origins from the prehistoric landslide of Mount Genzana, which collapsed on the river Sagittario and created the lake of Scanno. An earthquake in 1915 caused many victims and damages in Old Frattura, but almost no damages in the villages nearby: in fact, Old Frattura was built on the prehistoric landslide, a terrain that amplified the seismic waves.
The name of Frattura is a proof that men always tried to challenge the nature, building houses where they knew they shouldn’t.
The 1915 earthquake killed about 200 people, almost half of the population.
In the Thirties New Frattura was founded nearby, following the typical Rationalist architectural style of those days, a symbol of the fascist regime. The first buildings were three squared houses marked with the first three letters of the alphabet, and it is said that Benito Mussolini financed directly their construction, because a man from Frattura helped him, injured, during the First World War. The buildings are perfectly clear and aligned; they have simple lines, all finished with local stone. The centre of the village hosts the church and the school (now a museum).
New Frattura had about 400 inhabitants after its construction. Now only 20 people live there: the majority moved from the mountains to the valley, to study and work, a phenomenon that characterized all the inner lands of Italy between the ‘60s and the ‘70s.